lunedì 30 novembre 2009

Ancora due considerazioni sui Minareti . . . . .

Red-Cross101
Travolti dall’entusiasmo per il referendum svizzero contro i minareti, che non sono bambini che lavorano in miniera come qualche intellettuale leghista del Veneto potrebbe credere fraintendendo, ma le torri merlate sopra le moschee dalle quali il muezzin intona le preghiere, Bossi e i suoi allegri compagni della brughiera potrebbero saltare il problema di mettere una croce sul tricolore, si presume non più utilizzato come carta igienica, e proporre direttamente di adottare la bandiera della Croce Rossa, come segno dei loro forti valori giudaico-cristiano-celtici. Per il giorno dell’adozione (della bandiera, ripeto, non dei bambini in miniera) saranno organizzate feste padane con distribuzione di Toblerone e orologini, se ne sono rimasti ancora nella gerla di Berlusconi, tra le farfalline e le tartarughine da tempo inutilizzate, dopo che li ha distribuiti come tutti gli anni per Natale ai suoi Fantozzi.

1 commento:

  1. C'era anche un altro referendum in corso, che però ha fallito.
    "Il testo chiedeva che la Confederazione promuovesse gli sforzi internazionali nel campo del disarmo e del controllo degli armamenti e domandava il divieto di esportazione e di transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla produzione di armamenti. D’altra parte, il testo stabiliva l’obbligo per la Confederazione di sostenere per dieci anni le regioni e i dipendenti colpiti dalle conseguenze del bando."

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