venerdì 6 novembre 2009

Cambia, todo cambia . . . . .

In questa frenesia cesarista del nostro Caro Leader e Padre Affettuoso, che vuole cambiare la Costituzione per rendere se stesso sempre piu’ potente e sempre piu’ immune dalle conseguenze dei pasticci che ha combinato e che combina, forse qualcuno dei suoi massaggiatori giornalistici un tanto a marchetta e dei suoi sostenitori in buona fede dimentica un piccolo dettaglio: in politica, neppure quando vigono regimi che si immaginano “millenari” nulla e’ mai per sempre. Il vento puo’ cambiare dalla sera alla mattina, come ha dimostrato anche l’America castigando il partito di Obama dopo averlo appoggiato trionfalmente appena un anno fa e come vedemmo quando quel muraglione di cemento a Berlino venne giu’ come una pastafrolla venti anni or sono. Dunque attenzione, perche’ mettere le chiavi della nazione nelle mani dell’amato ducetto del momento puo’ vederle finire piu’ tardi tra le dita dell’odiato ducetto avversario, quando, inevitabilmente, la giostrina della storia avra’ fatto un giro. Io non mi fido di nessun governo, quali che siano il suo colore e le sue intenzioni e preferisco che in un’ Italia dove la tentazione della piaggeria e del servilismo e’ sempre altissima, i governanti stiano sempre al guinzaglio corto. Silvio sara’ anche un innocuo cagnolino da salotto, un benefattore dell’umanita’, un esempio di moderazione e di integrita’, vi concedo tutto. Ma chi verra’ dopo di lui? Vi piacerebbe un DiPietro dotato di tutti i poteri che oggi il Caro Leader si vuole attribuire, gentili amici berlusconiani? Niente e’ impossibile, in politica. Rammentare sempre che il potere corrompe tutti, e piu’ aumenta il potere piu’ aumenta il grado di corruzione fino al potere assoluto che corrompe assolutamente.

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