domenica 15 novembre 2009

Quelli della Banda Larga

Girovagando sul sito di Alexia.com, il più noto analizzatore di contatti in Internet anche se non necessariamente il più attendibile (il più accurato, se proprio si vuole marcare da vicino un sito, resta Google Analytics) si notano alcune cose interessanti nelle varie tendenze, che vanno lette appunto come i sondaggi, che non sono Vangeli o Corano, ma indicazioni. Sorge il dubbio che l’indifferenza del governo Berlusconi per la banda larga, che non è una vecchia mutanda lavata troppe volte, ma l’elastico che dovrebbe proiettare anche l’Italia oltre il muro della nostra arretratezza informatica, nasca dal fatto che il pubblico dei lettori dei giornali (di carta) della destra non frequentano molto o affatto le loro edizioni on-line, neppure nei momenti nel quali la vendita in edicola dei loro organi segnala crescite. La distanza fra siti di Repubblica, del Corriere, della Stampa e quelli dei quotidiani vicini a Berlusconi è enorme e molto superiore al differenziale delle vendite in edicola, anche scontando le copie regalate e buttate. Non intendo qui rimescolare la questione caprina su internet “di destra” o di “sinistra”, nè certamente – a scanso delle solite menate – sostenere la superiorità culturale, morale, ginnico sportiva o gastronomica della sinistra soltanto perchè “clicca” più della destra. Semplicemente osservo che l’attenzione principale dell’attuale “lìder maximo” del Paese resta tutta concentrata sul controllo della comunicazione televisiva e sui telegiornali, perchè lì, nei vari Minzculpop pubblici e privati, sta il sacro Graal della manipolazione del consenso e suona il piffero per incantare i serpenti. Accrescere la disponibilità e la diffusione di Internet, allargando l’offerta e quindi riducendo i costi, non gioverebbe, anzi, potrebbe nuocere gravemente, alla salute elettorale di un governo che infatti per questo lesina, o nega, gli investimenti promessi per svilupparla. Controllare l’offerta di informazione attraverso Rai e Mediaset è facile, per chi ne possiede una e nomina i direttori dell’altra. Controllare la Rete è impossibile in Europa. Che interesse potrebbe avere mai Silviolo, che ha sempre i propri interessi in testa prima di ogni altra cosa, ad allargare la banda? Sarebbe interessante se, fra i tanti sondaggi inutili o massaggiati “ad usum” che ci piovono sulla testa ogni giorno, se ne conducesse uno serio per sapere quanti sono gli utilizzatori della Rete fra gli elettori dei vari partiti italiani. Forse mi sbaglio, o forse spiegheremmo meglio quel rifiuto ad allargare la banda.

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