lunedì 30 marzo 2009

La Voce del Padrone, EVVIVA LA DEMOCRAZIA !!!!!

Grandi giri di valzer, o balli della sedia, fra i maggiori quotidiani e organi di informazione italiani. Dal televisore, Gianni Riotta passa all’organo della Confindustria, il Sole 24 Ore, facendo sperare i lettori del principale quotidiano di informazione economica e finanziaria che finalmente anche Paolo Bonaiuti, protagonista fisso dei suo TG1, possa essere citato anche su quel giornale e diffondere a loro le sue importanti verità. Dal Sole 24 Ore Ferruccio DeBortoli torna dirigere il Corriere della Sera, che già aveva diretto, prima che lo dirigesse Paolo Mieli che già lo aveva diretto prima di lui. Al TG1, il più importante strumento di propaganda governativa, con il massimo numero di consumatori, andrà sicuramente un personaggio scelto dal presidente del consiglio e a lui teneramente devoto. Per riassumere: cinque dei sei principali organi di informazione televisiva italiani, TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto della Rete Uno saranno direttamente controllati da uomini graditi o scelti dal governo o dal Pdl, che sono la stessa cosa, lasciando al TG3, a La7 e a Sky TG24 le bricioline del banchetto. I turisti stranieri andranno a visitarli come oggi si vanno a visitare le riserve indiane negli Stati Uniti, per far vedere che esistono ancora. Il progetto di egemonia gramsciana, leggermente riveduto e corretto dalla P2, si sta realizzando. Buon ascolto a tutti.

domenica 29 marzo 2009

sabato 28 marzo 2009

L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,

E questa siepe, che da tanta parte

De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati

Spazi di là da quella, e sovrumani

Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo, ove per poco

Il cor non si spaura. E come il vento

Odo stormir tra queste piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,

E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa

Immensità s'annega il pensier mio:

E il naufragar m'è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi
1819

domenica 22 marzo 2009

The president

Siccome son settimane che ci rompono le scatole (e per altre ancora lo faranno) sulla nomina del presidente della Rai, uno si fa delle domande. Ed è strano che sia uno a farsele e non tutti. Ma questo è un Paese dove non ci si domanda più niente (ad esempio perché la rivista di bordo di Alitalia è realizzata da una società dell'attore Pino Insegno?).

E comunque, il presidente Rai. Carica decisiva, a quanto pare, se i più contorti cervelli d'Italia (Gianni Letta e Dario Franceschini) ci si lambiccano inutilmente da settimane, se a ogni nome proposto Berlusconi inorridisce e mette il veto. In attesa che arrivino a te, chiediti:

Ma che cosa deve saper fare un presidente della Rai? Com'è che può essere proposto (ed è stato scelto in passato) un giornalista qualsiasi, un giurista, un critico letterario, un politico, un professore di economia aziendale, un manager? Deve distinguere un titolo di giornale da un titolo di borsa? Un codice civile da un codice da Vinci, un programma televisivo da un programma economico la rava dalla fava? Come si fa a suggerire De Bortoli e poi passare a Guglielmi? Che cos'hanno in comune? Li hai mai visti bene, da vicino, letti, ascoltati? Ma non si è ancora capito chi vuole Berlusconi? Un ruffiano. Eddai, non è mica difficile trovarne uno. Più tra i giornalisti che tra i giuristi, direi per esperienza.

PAUSA PUBBLICITARIA: Il mio presidente ideale, Clint Eastwood in "Gran Torino", li guarda e ringhia, tutti questi smidollati da prendere a calci finché respirano.

giovedì 19 marzo 2009

Viva l´Italia 2

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Se si vuol capire quale importanza diano alcuni partiti italiani al Parlamento Europeo e alla nostra rappresentanza in quella sede, basta guardare le candidature che offrono agi elettori. Ciascuno se le cerchi e le trovi da solo, ricordando che questi avanzi della politica italiana andranno a guadagnare più di 10 mila Euro al mese per non fare nulla di importante. Non rimprovero mai a nessuno quanto guadagna e se Ibrahimovic incassa 10 milioni di paghetta, buon per lui, che se li merita e trova qualcuno che glieli dà. Ma da calciatori, presentatori, giornalisti, politicanti, dentisti o corridori in bicicletta voglio sapere che cosa producano in cambio di quel soldi. La risposta per quelli che manderemo a Strasburgo è facile. Purtroppo, ciascuno di loro, a qualunque partito appartenga, rappresenta, agli occhi degli altri parlamentari, la nostra nazione.

fuori d´Italia bambino straniero !!!!

L’ Onu, ente che sta notoriamente sullo stomaco ai berlusconiani duri e puri e ai loro Apicella a mezzo stampa, ci tira le orecchiette accusandoci di discriminazione razziale e di crescente xenofobia. “Falso!” squittisce indignato il nostro ministro degli esteri, Frattini. E non sa, lo sventurato, che nello stesso momento, la fantastica ministra Gelmini propone di porre un limite al numero degli scolari non italiani, non essendo chiaro che fare di quelli che non vengono presi nel numero chiuso. Ora non si pretende che questi personaggi dicano o facciano cose intelligenti, ma che almeno non si contraddicano fra di loro, facendosi fare reciprocramente la figura dei peracottari. Se vogliamo tornare ai Balilla, ai Figli della Lupa, alle Giovani Italiane, almeno dovremmo avere il coraggio di dirlo, invece di fare le suorine pizzicate sul sedere davanti alle accuse di diventare un paese sempre più intollerante.

venerdì 13 marzo 2009

Viva l'Italia

Dunque proviamo a riassumere: esercito in strada per compiti civili di pubblica sicurezza. Vigilantes in gilerino a righe gialle che pattugliano le strade. Prefetti per sorvegliare l’attività delle banche private. Impronte digitali per permettere ai deputati di votare. Medici del pronto soccorso trasformati in delatori di polizia e controllori di “dogumenda” dei pazienti. Proposte di ridurre i voti del parlamento a una partita di scopone tra i capigruppo parlamentari, in stile “Junta”. Riduzione dei controlli (già scarsissimi) sulle aziende che lavorano in nero, cioè fuori legge. Ho capito che c’è l’effetto serra e avanza la tropicalizzazione delle zone temperate, ma in Italia se non stiamo attenti comineranno cresceranno le banane in Valtellina.