lunedì 22 febbraio 2010

McRemo

mcdonald
Chi è il più importante “chef” del mondo, Ferran Adria che nel suo ristorante “El Bulli” inventa manicaretti che un gruppetto di facoltosi creduloni volano in Spagna e prenotano con sei mesi di anticipo per assaggiare, come fosse un’udienza dal Papa? O Daniel Coudreaut, responsabile del menu da McDonald’s, che decide che cosa servire a milioni di persone ogni giorno, da Mosca a Tokyo? Attenzione: non ho chiesto chi sia il “più migliore”, chi sia il più bravo, raffinato o ammirevole. Ho chiesto chi sia il più importante, il più influente. Possiamo fare gli schizzinosi (io ho visto l’ora finale, con i Carabineri che eseguono l’inno nazionale di Guerre Stellari e con la vittoria di una melensa canzoncina scelta soltanto per evitare l’onta di dare il premio al pupo di Savoia) davanti alla desolazione e allo squallore che da quel palcoscenico, e dalla platea di tromboni di Stato, emana, ma poi ha purtroppo ragione Paolo Garimberti, il Presidente Inesistente come avrebbe scritto Calvino, quando dice che “l’Italia è quella che guarda il Festival”. Lo è. Si vendono più hamburger che tartufi e chi controlla il sapore dell’hamburger controlla i gusti del mondo. E prende il potere. Dire “io non mangio quelle schifezze”, “io non guardo quegli orrori” non cambia nulla, come nulla cambia votare per il partitino della Verità Vera o crogiolarsi dentro un blog di buongustai indignati fra di loro perchè altri mangiano polpette di frattaglie fritte. Fino a quando i consumatori di polpette non capiranno che quelle polpette sono avvelenate, e non si proporrà un’alternativa più sana, più gustosa ed economica, vinceranno sempre le polpette. Berlusconi e la Lega sono i “Big Mac” della politica, fast food per il cervello.


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