mercoledì 10 febbraio 2010

Maltempo sull’Italia

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Alla vigilia di elezioni regionali che sanciranno un altro trionfo per il signor “Mille Ville” e la sua compagnia teatrale di giro, dal Nord al Sud, anche grazie a quella torta sbrisolona che sono l’opposizione di pastafrolla e la solita sinistra con vocazione suicida, viaggio ogni giorno in un’Italia dove la stabilità politica è garantita a lungo, il Parlamento è coperto e allineato come non era dai tempi dell’ “aula sorda e grigia”, i tanto biasimati sindacati non contano più nulla, governa un partito dell’Amore, la solidità dei bilanci nazionali è protetta dal fedele Argo, Giulio Tremontidipietà, sulla penisola si stende l’ottimismo sorridente del Caro Leader Kim-Il-Silvio. Dunque dovrei incontrare una nazione in larga maggioranza serena, ottimista e fiduciosa, escluse alcune frange di quelli che “nun ce vonno sta’”. Persino i vincitori e i dominatori sono acidi e rancorosi, tutti un po’ come Mourinho, che non si capisce con chi ce l’abbia o che cosa voglia più di quello che ha. Se persino i vincitori sono infelici, come potranno essere felici gli sconfitti? Mi sembrano tutti incazzati, nevrastenici, arrovellati in gomblotti e contro gomblotti, eccitati da polveroni su foto che non significano assolutamente nulla (io fui fotografato con Clinton, vuol dire che ci dividevamo le sue ragazzotte nasute e cicciottelle di provincia?) nella migliore della ipotesi rimbambiti da vuoti a perdere come i Festival di Sanremo, passati da moralismo di chi accusava l’opposizione di usare mezzi da gossip, a fare esattamente quello che rimproveravano agli altri. Persino nelle roccaforti dei partiti vincenti regna un’insoddisfazione acre, un’inquietudine rancorosa, che anche in questo blog ogni tanto affiora nei commenti. Il Minzculpop televisivo è ridicolmente servile e vacuo, dunque non serve a migliorare l’umore neppure di chi se lo beve, nella sua tetraggine neo sovietica o nella sua irrilevanza da “servizi di colore”. I media privati del regime fanno di tutto per riesumare scheletri e carogne, sperando di usarli per difendere il loro padrone da altri scheletri e carogne che lo terrorizzano, mentre in realtà sollevano soltanto fetore e squallore. Niente vola, niente affonda, tutto galleggia sul pelo (dell’acqua) come schiuma tossica su una palude, incluse quelle deposizioni di mafiosi che in una nazione normale potrebbero avere soltanto due sbocchi: o sprofondare nell’assurdo o distruggere qualsiasi leader politico, perchè non si può essere “un po’ mafiosi” come non si può essere “un po’ incinta”. Che Paese triste, depresso e deprimente, stiamo diventando. Che sia il cattivo tempo?



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