lunedì 4 gennaio 2010

Se la privatizzazione ci priva dei servizi

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Dopo la privatizzazione dei terremoti, delle catastrofi assortiti e delle alluvioni, per i quali è stata creata una nuova s.p.a. che sarà regalata dal governo al fedele Bertolaso (leggere post precedente), il governo dell’ Amor Profano offre un’altra succulenta prova d’amore nella nuova Legge Finanziaria (vedere per credere) regalando a una società di privati, amici che faranno le cose “aumm’ aumm’” senza dovere rendere conto a nessuno, anche la gestione dei servizi per la Difesa (leggere post precedente), valore stimato attorno ai 3 o 4 miliardi all’anno, come già avviene negli Usa dove gruppi privati come la Halliburton, quella cara al cuore del vero patriota e azionista Dick Cheney, e le sue consociate forniscono servizi per miliardi ai soldati in guerra. E ovviamente, più si mandano militari in guerra, pardon, in missione di pace, più sono necessari servizi e più ci si guadagna. “There’s no business like war business” dice Douglas Matten della Fondazione Guerra e Pace di New York, la guerra è stata, è, e sempre sarà un ottimo affare. Per chi non la deve combattere.

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