mercoledì 20 gennaio 2010

Dedicata a Brunetta

Arnaldo Fusinato

L'ultima ora di Venezia

5 in solitaria
malinconia
ti guardo e lagrimo,
Venezia mia !

Fra i rotti nugoli
10 dell'occidente
il raggio perdesi
del sol morente,
e mesto sibila
per l'aria bruna
15 l'ultimo gemito
della laguna.

Passa una gondola
della città:
- Ehi, della gondola,
20 qual novità ? -
- Il morbo infuria
il pan ci manca,
sul ponte sventola
bandiera bianca ! -

25 No, no, non splendere
su tanti guai,
sole d'Italia,
non splender mai !
E su la veneta
30 spenta fortuna
si eterni il gemito
della laguna.

Venezia ! L'ultima
ora è venuta;
35 illustre martire,
tu sei perduta ...
Il morbo infuria,
il pan ti manca,
sul ponte sventola
40 bandiera bianca !

Ma non le ignivome
palle roventi,
né i mille fulmini
su te stridenti,
45 troncâro ai liberi
tuoi dì lo stame ...
Viva Venezia !
muore di fame !

Su le tue pagine
50 scolpisci, o storia,
l'altrui nequizie
e la sua gloria,
e grida ai posteri:
- Tre volte infame
55 chi vuol Venezia
morta di fame ! -

Viva Venezia !
L'ira nemica
la sua risuscita
60 virtude antica;
ma il morbo infuria,
ma il panm ci manca ...
sul ponte sventola
bandiera bianca !

65 Ed ora infrangasi
qui su la pietra,
finché è libera
questa mia cetra.
A te, Venezia,
70 l'ultimo canto,
l'ultimo bacio,
l'ultimo pianto !

Ramingo ed esule
in suol straniero,
75 vivrai, Venezia,
nel mio pensiero;
vivrai nel tempio
qui del mio core
come l'immagine
80 del primo amore.

Ma il vento sibila
ma l'ombra è scura,
ma tutta in tenebre
è la natura:
85 le corde stridono,
la voce manca ...
sul ponte sventola
bandiera bianca !


Arnaldo Fusinato




Poesie

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