venerdì 22 gennaio 2010

Lunga è la notte, brutto il film

cinema paradiso
Ci sono giornate nelle quali il film della vita italiana, tra leggi demenziali imposte da un satrapo di provincia terrorizzato e dai suoi cortigiani per salvare loro stessi con lui, esplosivi in auto nelle vicinanze del Presidente della Repubblica, pompieri che danno fuori di matto e sparano in caserma, scelte di ridicoli candidati alla presidenza di Regioni e di grandi città italiane e la visione ininterrotta delle facce di Bondi, Bonaiuti, Cota e Gasparri a ogni ora su ogni canale su ogni argomento, la sola cosa che si possa fare è acciambellarsi su una poltrona con un libro di storia (molto antica), un paio di auricolari che isolano dai suoni esterni, ascoltare qualche pezzo di musica struggente e consolante, magari tratte da grandi film malinconici ma ottimisti come questo o questo e addormentarsi, con la preghiera di essere svegliati quando sarà passata. Perchè passerà, passerà, passerà, anche se ora sembra impossibile. Un giorno ne rideremo, ci faremo sopra commedie, i gerarchi ci spiegheranno che in fondo loro lo avevano sempre saputo, ci rideremo. Noi Italiani siamo formidabili quando si tratta di ricostruire, come toccherà, ai nostri figli o ai ragazzi di oggi, fare.



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