sabato 5 dicembre 2009

No-B(ullshit) Day

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Leggo e sento parlare di 350 mila persone attese in piazza per il “No-B Day” (ormai se non è un “day” non sorge neppure il sole) mobilitate attraverso internet, moltissimi, forse anche troppi con il solito rischio di creare aspettative enormi e poi se ne arrivano 300 mila si dirà che è stato un floppone. Sempre nella speranza che i consueti e utili idioti in maschera non ne approfittino per incendiare qualche auto e sfasciare qualche vetrina per conto del Re di Prussia, evento che sicuramente farebbe gioire il Minzculpop del TG1 e porterebbe la giornata, sorry, il Day, nei titoli di testa, sarà interessante vedere se queste comunità virtuali mobilitate attraverso la Rete e i Social Network si tradurranno in comunità reali, di uomini e donne. E’ una cosa che in passato nonostante molti ed effimeri entusiasmi in Italia non è accaduta. Penso a candidati e aspiranti politici di sinistra che sembravano formidabili nei blog e poi si sono raggrinziti come prugne della California al contatto con la realtà. E’ molto facile autogasarsi e sentirsi forti quando si tratta di picchiettare su qualche tastino dopo login e password. Naturalmente, alla sera resterà un piccolo problema, quale che sia il numero di italiani in carne e ossa per la manifestazione: Berlusconi si arrenderà e andrà in esilio a Panama? Andrà finalmente in un’aula di tribunale come ogni cittadino deve fare per farsi processare e, se del caso, assolvere senza giochetti di prestigio e leggi profilattico? Dirà la verità senza buttarla in vacca raccontando barzellette sulla Mafia, di squisito gusto sul genere della barzellette sui malati di Aids che tanto gli piacevano? Il Parlamento sordo e grigio insorgerà per chiedere di discutere e di votare le leggi, anzichè inghiottirle attraverso l’imbuto da oche di Strasburgo che il governo gli caccia in gola nonostante la sua oceanica e infida maggioranza, chiamato “voto di fiducia”?

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