mercoledì 16 dicembre 2009

Il berlusconismo come religione

lazarus
L’effetto più importante della aggressione fisica subita da Berlusconi è quello di averlo riportato nella dimensione del mito e di averlo strappato alla miseria della realtà quotidiana nella quale quale la sua “figura mistica” si stava impantanando e logorando, fra pettegolezzi, orgette, mignotte, pillole per disfunzioni erettili, banalità della politica reale e quotidiana, leggine, processi, tradimenti possibili dei suoi cortigiani, insomma le cose normali di noi mortali. Silvio Berlusconi deve il proprio straordinario successo e il proprio dominio sul discorso collettivo nazionale che dura da 16 anni alla propria capacità di costruire attorno a sè una narrazione mitica, anche con l’aiuto dei propri numerosi televangelisti, un racconto che non deve necessariamente corrispondere alla realtà, come, esempio classico, il suo essersi “fatto da solo” senza bisogno della politica. L’attacco, l’aggressione, il sangue, la sofferenza, il (piccolo) calvario con la cervicale, il naso rotto e la cefalea, l’odio schiumante scritto sui muri dai farisei (”Crucifige! Crucifige!”) e gridato dagli stolti, sono momenti costitutivi essenziali alla formazione del mito, laico o religioso che sia. Si aggiungono alle leggende erculee sulle sue prodezze virili, alla sua semi immortalità (”vivrà 150 anni” disse il medico Scapagnini), alla sua infinità capacità di “amare” tutti e (vedrete, vedrete) “perdonare” chi gli ha fatto del male, parola fondamentale in ogni religione abramica, nella quale il Dio è sempre “misericordioso”. Silvio non sarà semplicemente dimesso dall’ospedale dell’amico don Verzè dopo il “miracolo”, parola usata dallo stesso sacerdote che pure dovrebbe essere un poco più cauto. Egli uscirà dall’antro oscuro, guarda caso dopo tre giorni. La sua sarà – seguite i TG e soprattutto quello del suo evangelista più devoto, Minzolini – una resurrezione, accolto dagli apostoli come Cicchitto, Capezzone e Bonaiuti e dalle pie donne, vabbè, insomma. Il Berlusconismo è sempre più una religione, alla quale si aderisce, dividendo la nazione tra fedeli e infedeli, fra credenti e miscredenti.

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