giovedì 30 aprile 2009

SQUALLORE : sottotitolo, ma che cazzo succede in Italia?

Abbiamo risalito il corso del fiume della storia che sembrava avesse ricominciato a scorrere il 25 aprile del 1945 dopo il lungo gelo d’inverno. Siamo arrivati sessant’ anni dopo alla sorgente della nuova acqua, quella che domani scenderà a valle per dissetare le nostre figlie e nipoti, e abbiamo trovato le scorie del nostro fallimento, come la sporcizia sulla spiaggia dopo un pic nic di famigliacce. Un filo da tirare nel sedere di una povera ragazzina che chiama il capo del governo italiano “papino”. Le cartacce delle merendine e le cartine di plastica dell’elemosina ai poveri. Un principino senza dignità che porta il nome solenne per il quale furono riempiti i cimiteri di guerra italiani. I reality e l’audience. I cialtroni troppo brutti e le cialtrone troppo belle. Le mantenute dei gerarchi, che si offrono in cambio di una particina in un serial tv. I sultani devoti al Beato Viagra che baciano l’anello del cardinale che li benedice. Il buio che ci avvolge e ci sembra luce, mentre è soltanto il baluginare bluastro di un televisore nella solitudine vuota di una sera italiana. Lo squallore. Lo squallore di tutto ciò.

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