martedì 7 aprile 2009

Morire per il Tg1

Credevo di essere matto io a essere rimasto sbigottito davanti al TGUno delle 13:30, di martedì, che ha chiuso mezz’ora di pianti, rovine e chiacchiere alla fine tutte identiche leggendo le cifre trionfali degli ascolti, registrate grazie al terremoto, poi ho visto che Leo Coen sul suo blog da Mosca ha avuto la stessa reazione. Ma chi sono questi mentecatti accecati dalla vanità che si vantano - si vantano - di avere fatto semplicemente il loro dovere di giornalisti del servizio pubblico, rpt, pubblico, e confondono l’ansia di milioni di loro proprietari - gli abbonati - che giustamente si sintonizzano sulla loro informazione visto che le altre reti commerciali non hanno alcun dovere di fare dirette continue o speciali, come se fosse il successo di un telefilm o di un varietà? In Abruzzo sarebbero morti per permettere al direttore alla sua redazione di pavoneggiarsi? Have you no sense of decency, sir?

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