mercoledì 1 dicembre 2010

La riforma(?) scolastica?

Non capisco che cosa ci sia di rivoluzionario in questa Legge (con rispetto parlando) Gelmini, altro che i tagli di chi ha in odio l’istruzione pubblica e venera i collegi confessionali come quello in cui la stessa Gelmini dovette andare per diplomarsi. Quella esclusione dei parenti fino al “quarto grado” chissà perchè mi ricorda le leggi razziali: i candidati saranno tenuti a portare prove del dna e alberi genealogici certificati dalla Commissione Parentele per dimostrare di non essere neppure secondi cugini del rettore o del capo dipartimento? Questo è antinepotismo e antifamilismo tagliato con l’accetta della demagogia, particolarmente ridicolo da parte di un governo che costringe i cittadini a mantenere quel somaro di Bossi Due con danari pubblici e che vede il Caro Leader antinepotista smazzare aziende quotate in borsa, non botteghe di ciabattino, come fossero farfalline, a figli e figlie. Se questa deforma universitaria voleva essere l’acuto del cigno – il governo del “fare” scrive pateticamente la Pravdina dei Berlusconi – prima di affondare nel laghetto del proprio fallimento storico e morale dopo 16 anni di potere e prepotere, il cigno avrebbe fatto meglio a stare zitto.

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