martedì 30 dicembre 2008

Pensierino di Natale , da Gabriele Romagnoli

Ma il pensierino di Natale è una frase di Christian De Sica, riportata da un giornale che leggo in aereo "Il Corriere della Sera". Questa:

"Io sono orgoglioso di aver fatto i cinepanettoni. Perché se avessi fatto "Ladri di biciclette" sarei morto di fame".

La fine della fiera comincia lì, non con Lusetti o Villari, occuparsi di quelli è come guardare tra i resti travolti dalla valanga invece di alzare lo sguardo verso la cima da cui è scesa.

Anni e anni di omologazione.

Siete stati deboli e rinnegati.

Avete chiuso i cinema d'essai perché un comico vi ha detto che "La corazzata Potemkin è una boiata pazzesca", ma Von Trier e Kieslowsky sono ben meglio di Benigni.

Avete sacrificato l'intelligenza all'affidabilità.

Vi siete inchinati al marketing, ai sondaggi, alle scelte degli altri.

Furbetti pure voi.

Non avete scagliato la prima pietra perché eravate pieni di peccati: ce l'hanno eccome un dossier su di voi.

Avete vellicato il narcisismo dei fasulli.

Avete spinto a destra un paio di cazzoni, ma anche troppi esseri perbene.

Avete imbarcato falle umane.

Non sapete più distinguere.

Se oggi vi fanno vedere "Ladri di biciclette" dite: "E' troppo di nicchia"

Di "Natale a Rio" dite: "Però funziona".

Voi ve lo meritate, Christian De Sica. Passateci il Natale. Funziona.

Io vado altrove, ci rivediamo il 7 gennaio.

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