mercoledì 26 maggio 2010

Dieci piccoli Pagliacci . . . .


Sembra il giallo dei dieci piccoli indiani di Agatha Christie, ne restarono nove, poi otto… alla fine nessuno. Aboliamo le province piccole, dice Giulietto al suo Romeo, clownno, aspetta, quella di Tremonti (Sondrio) no, quelle di confine nemmeno devono difenderci dal barbaro invasore svizzero, facciamo Bergamo, oh potta ti non se ne parla, perchè altrimenti quella maschera di Calderoli ti cava i denti uno per uno, allora Matera, anzi, aspetta, Isernia, no, cazzo, quella lì è dei nostri, ci mangiamo noi, allora guarda, magari Ascoli Piceno, ma sei scemo? Ascoli Piceno? Allora facciamo, scusi, come ha detto? Abolire le province, noooo, ma chi mai l’ha proposto, false notizie, la solita informazioni de sinistra, “troppa libertà di stampa” come dice Silviolo, quella della Libertà a comode rate, fatela sparire dal sito web del governo. Siamo alle comiche finali, ma purtroppo questi clown non fanno più ridere. Io un governo che annuncia una legge alla mattina e se la rimangia al pomeriggio ancora non l’avevo visto. E se abolissimo questo governo?
ULTIM’ORA: No, fermi tutti, contrordine compagni, sul sito del Ministero l’abolizione c’è ancora, è che a voce hanno abolito l’abolizione, nel senso che sarebbero abolite però dipende dai conteggi e da cosa dicono a Biella, ma perchè Biella? e anche Imperia nel suo piccolo s’incazza, che è la prvoncia di Scajola cioè l’hanno abolita ma senza dirglielo, chiamate Letta, dove sta Letta…. help (restate sintonizzati dopo la pubblicità che ridiamo ancora).

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